Se, come persona fisica, ti stai accingendo a procedere ad un qualche intervento di recupero edilizio come manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione edilizia, il “Bonus Mobili” è una detrazione fiscale che potrebbe sicuramente interessarti in quanto volta ad incentivare proprio gli interventi di questa natura. Ci sono però dei limiti per usufruire di questa agevolazione. Oltre alle ristrutturazioni vere e proprie, l’agevolazione riguarda anche gli arredi: quelli acquistati dovranno essere destinati all’unità immobiliare oggetto dell’intervento e ai fini della detrazione, sarà possibile procedere ad acquisti di questa natura fino ad un valore massimo di 10.000 Euro, usufruendo di una detrazione IRPEF del 50% ripartita su 10 anni. In altre parole, a fronte di un acquisto di mobili del valore di 10.000 Euro la detrazione massima ammonterà a 5.000 Euro suddivisa in 10 anni.
Ma quale tipologia di prodotto potrà beneficiare del bonus mobili?
Possono beneficiare della detrazione le seguenti tipologie di arredi:
1. Tutti i mobili nuovi, di qualsiasi tipo (come ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi)
2. Grandi elettrodomestici nuovi di classe non inferiore alla A+ (ad esempio, frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento)
3. Apparecchi di illuminazione (lampade, lampadari, ecc.)
Le porte, i complementi d’arredo come l’oggettistica decorativa, i tappeti, i mobili usati e di seconda mano, le tende e i pavimenti sono, invece, esclusi dal campo del bonus mobili.
Ma attenzione! Per usufruire della detrazione è necessario indicare il totale della spesa nel 730 o nel modello Unico. I documenti da conservare sono:
– ricevuta del bonifico “parlante” ovvero è necessario che nella causale siano chiaramente specificati: riferimento normativo, codice fiscale dell’acquirente e Partita IVA del venditore
– ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di debito o di credito)
– documentazione di addebito sul conto corrente
– fatture di acquisto riportanti la descrizione, la qualità e la quantità dei beni acquistati con, preferibilmente, l’indicazione del codice fiscale dell’acquirente.
Il pagamento può essere effettuato presso qualsiasi negozio che venda mobili a mezzo bonifico bancario, carta di credito o bancomat. Se per il bonifico bancario è necessario che nella causale siano chiaramente specificati le voci di cui sopra, per gli acquisti via carta di credito e bancomat è necessario che la ricevuta specifichi codice fiscale dell’acquirente e la partita IVA del venditore oltre, naturalmente, alla natura, qualità e quantità dei beni acquistati.
Il termine per beneficiare della detrazione è stato prorogato fino al 31 dicembre 2015. Per ulteriori informazioni e approfondimenti è disponibile sia il sito predisposto dalla Federlegno all’indirizzo www.bonusmobili.it che quello realizzato dal governo sull’argomento, www.casa.governo.it: sarà utile consultarli entrambi per verificare di avere i requisiti per accedere alla detrazione ed eseguire correttamente le procedure per richiederla.